lunedì 14 aprile 2014

Microfono:gli usi.

"[...] Winston diresse verso di sé il parlascrivi, soffiò via la polvere dal microfono e inforcò gli occhiali, quindi srotolò e fissò insieme quattro cilindretti di carta già caduti dal tubo della posta pneumatica che si trovava sul lato destro del suo tavolo." 
 (cap.4, pag. 36)

Il microfono è un'invenzione relativamente recente che risale ai primi anni '20 e permette la trasformazione dell'energia sonora (movimento vibrazionale dell'aria) in energia(segnali) elettrici.

La spiegazione scientifica del funzionamento di questo strumento non è oggetto di questo blog,ma si basa sull'induzione elettromagnetica.
Se si pensa a quali implicazioni e riflessioni ha avuto il microfono si può dipingere un complesso quadro che comprende società,musica,sviluppo tecnologico.

Le prime registrazioni di orchestre venivano fatte tramite un lungo cono in cui confluivano tutte le frequenze degli strumenti e le corrispondenti vibrazioni mettevano in moto una punta che incideva il disco di cera (fonte: http://history.acusd.edu ).
Tale metodo era alquanto grezzo in termini di qualità e di sforzo da parte dei musicisti che dovevano essere posizionati in un modo particolare in base alle frequenze degli strumenti suonati. 
 
Con la rivoluzione elettronica invece i suoni registrati dal microfono potevano essere successivamente rielaborati e "puliti" da eventuali imperfezioni,riprodotti,copiati e modificati.


Proprio questo aspetto ha contribuito fortemente allo sviluppo sociale e alla diffusione dell'informazione che prima non era accessibile e diffusa a tutti.

Il microfono,grazie alla radio,ad esempio permettteva la divulgazione di notizie su zone vastissime per quei tempi,senza considerare il ruolo a dir poco fondamentale nelle situazioni belliche(1940-1945).
Prima della comunicazione radio infatti la diffusione di notizie avveniva tramite persone che fisicamente si spostavano da un luogo all'altro,mentre nella Seconda Guerra Mondiale la tecnologia è diventata matura e affidabile e permette una comunicazione veloce.

Considerando poi il contesto storico prettamente italiano invece,non si può non pensare ai discorsi del Duce diffusi tramite la radio oppure i suoi discorsi nelle affollate piazze.

Ogni manifestazione del Duce infatti era carica di emotività e le sue parole dovevano risuonare nell'aria per entrare nelle menti degli italiani.

Intere generazioni sono state contaminate grazie alla comunicazione,la quale non avrebbe potuto avere un ruolo così fondamentale,se non ci fosse stato uno strumento capace di "catturare" i suoni e tradurli.






Il microfono quindi è stato l'antenato,o meglio lo strumento basilare,che ha permesso,sfruttando la rapidità del segnale elettrico, il salto verso la comunicazione veloce,cioè la diffusione di notizie in tempo,oramai,reale.

Curiosità:
Nel gergo musicale moderno alcuni cantanti usano nei loro testi la parola "mic" o "mc"(pron:"emsi") ,entrambe abbreviazioni della parola inglese microphone, per indicare l'oggetto in sè o colui che canta,a seconda del contesto.
 



giovedì 3 aprile 2014

Televisione:un bene e un male

"...Per un qualche misterioso motivo, nel soggiorno il teleschermo si trovava in una posizione insolita: invece che nella parete di fondo, com'era la norma, da dove avrebbe potuto controllare tutta la stanza, era stato messo sulla parete più lunga, di fronte alla finestra. A uno dei suoi lati vi era una
specie di rientranza poco profonda, nella quale era seduto Winston." (cap. 1, pag. 7)
Il teleschermo o televisione è uno tra gli strumenti tecnologici che maggiormente si è diffuso nella popolazione e che ha avuto un fortissimo impatto sul modo di vivere e pensare delle persone.
L'uso della parola risale ai primi anni '30 e la forte diffusione della televisione sulla massa è stata sfruttata dagli Stati,durante il periodo della Seconda Guerra Mondiale e non solo,come mezzo di propaganda.
Nel romanzo di Orwell si trovano forti similitudini tra Il Partito,del romanzo, i regimi totalitari come quelli in Unione Sovietica e Germania degli anni 1940-1945.
Il televisore infatti in Oceania,continente semirealistico ove vige un regime totalitario diretto dal Big Brother,serve a controllare ogni casa e ogni potenziale dissidente.

Il televisore aveva una telecamera e permetteva al Big Brother di sapere cosa succedeva in ogni casa e se qualcuno osava scrivere su quaderni o fogli;tale gesto infatti era proibito in quanto bisognava appuntare il tutto sul parlascrivi,strumento del partito che memorizzava sotto dettatura e il contenuto poteva essere facilmente modificato o distrutto.

Blair e il prossimo futuro

  Geoge ORWELL,1984,Milano : Mondadori 1989.
                                                                                      


 Il romanzo fu scritto nel 1948 e ambientato in un mondo suddiviso in tre macro-continenti che prendono forte spunto dalle alleanze della Seconda Guerra Mondiale.

L'anno in cui fu scritto il romanzo di Orwell,vero nome Eric Arthur Blair,risulta di fondamentale importanza per comprendere appieno i motivi e le dinamiche che hanno spinto lo scrittore alla stesura dell'opera.

Blair infatti inverte le ultime due cifre dell'anno in cui scrive il romanzo e dà il titolo alla sua opera.
Questa scelta,insieme all'ambientazione politico-geografica del romanzo,riflette chiaramente l'idea di denuncia e di prossimo futuro che l'autore vuole esporre.

Il mondo,nel 1984, risulta diviso in tre grandi nazioni-continenti:Oceania,Eurasia,Estasia;ognuna di queste è governata da un regime totalitario di profilo Staliniano e Nazista.
Tutti e tre i continenti sono in costante tensione tra loro e si pensa alla Terza Guerra Mondiale,basata su tecnologie nucleari.

Winston Smith,il protagonista,è un membro subalterno del Partito diretto dal Grande Fratello,persona che nessuno ha mai visto,ma che controlla il popolo dell'Oceania tramite subdola e costante propaganda mediatica e tramite dei teleschermi installati per legge in ogni casa e mai spenti,dotati di una telecamera in grado di controllare ogni cosa.